Negli ultimi anni l’Europa ha compiuto progressi significativi nel campo del supercalcolo, mirando non solo a competere con giganti globali come Stati Uniti e Cina, ma anche a costruire una propria autonomia tecnologica. Al centro di questa ambizione c’è EuroHPC, un’iniziativa congiunta volta a creare un ecosistema europeo di supercalcolo di livello mondiale. Nel 2025 questa rete non solo rafforza la ricerca scientifica europea, ma alimenta anche l’innovazione industriale, la sovranità digitale e lo sviluppo sostenibile.
L’European High Performance Computing Joint Undertaking (EuroHPC JU) è stato istituito nel 2018 come quadro di collaborazione tra l’Unione Europea, gli Stati membri e partner privati. Il suo obiettivo principale è sviluppare, implementare e mantenere un’infrastruttura di calcolo ad alte prestazioni accessibile a ricercatori e imprese europee. A differenza dei progetti nazionali frammentati del passato, EuroHPC integra le risorse in una rete unificata che serve l’intero continente.
Nel 2025 EuroHPC gestisce alcune delle macchine più potenti al mondo, tra cui Leonardo in Italia, LUMI in Finlandia e MareNostrum 5 in Spagna. Ogni sistema è stato progettato non solo per la velocità di calcolo, ma anche per l’efficienza energetica e la scalabilità. Questi supercomputer offrono prestazioni a livello di exascale, permettendo di affrontare problemi di una complessità prima impensabile.
Oltre all’infrastruttura, EuroHPC sostiene i centri di ricerca e promuove la collaborazione tra diverse discipline scientifiche. Dalla modellizzazione climatica alla medicina personalizzata, la sua missione è garantire che l’Europa possa affrontare sfide complesse con risorse tecnologiche proprie, riducendo la dipendenza da sistemi stranieri.
Il valore strategico di EuroHPC risiede nella sovranità. In un’epoca in cui la sicurezza dei dati e la potenza di calcolo definiscono l’influenza geopolitica, l’Europa non può permettersi di dipendere esclusivamente da fornitori non europei. La rete assicura che i dati critici — dalle simulazioni di difesa alla ricerca medica — rimangano sotto controllo europeo.
Un altro aspetto chiave è la competitività. Il calcolo ad alte prestazioni è vitale per settori come l’aerospazio, l’automotive e la farmaceutica. Rendendo accessibili le risorse di supercalcolo, EuroHPC rafforza la capacità dell’Europa di innovare e commercializzare nuove tecnologie, mantenendo il suo ruolo di leader globale nella produzione avanzata e nelle scoperte scientifiche.
Infine, EuroHPC contribuisce alla strategia europea di trasformazione digitale, colmando il divario tra ricerca accademica e applicazioni industriali. I suoi programmi di finanziamento assicurano che tanto le grandi aziende quanto le PMI possano beneficiare di risorse di calcolo all’avanguardia.
I supercomputer di EuroHPC sono progettati per applicazioni in molteplici settori. Nelle scienze ambientali, consentono modelli climatici avanzati in grado di prevedere con grande precisione eventi meteorologici estremi. Queste informazioni sono essenziali per sviluppare infrastrutture resilienti e politiche efficaci contro il cambiamento climatico.
In campo sanitario, EuroHPC accelera i progressi nella genomica e nello sviluppo di farmaci. Analizzando enormi dataset, i supercomputer identificano schemi nel DNA umano, prevedono rischi di malattie e simulano interazioni farmacologiche, riducendo notevolmente i tempi di sviluppo. Questo sostiene la medicina personalizzata e migliora la preparazione europea contro le pandemie.
Nel campo dell’intelligenza artificiale, le macchine EuroHPC forniscono la potenza necessaria per addestrare modelli complessi su dataset europei. Ciò garantisce che l’Europa mantenga indipendenza nello sviluppo dell’IA e affronti le questioni legate alla privacy e all’etica dei dati.
I settori che vanno dall’energia alla finanza dipendono da modellizzazione predittiva, simulazione e analisi dei big data. Con EuroHPC, le aziende possono ottimizzare i processi produttivi, ridurre i costi e sviluppare prodotti più sicuri. Ad esempio, i produttori automobilistici utilizzano il supercalcolo per simulare digitalmente i crash test, riducendo drasticamente i prototipi fisici e l’impatto ambientale.
Anche le start-up e le PMI accedono a risorse un tempo riservate alle grandi multinazionali. Grazie al modello di accesso aperto di EuroHPC, i piccoli operatori possono competere ad armi pari, stimolando l’innovazione in vari settori. Questa democratizzazione della potenza di calcolo favorisce un’economia europea più dinamica e competitiva.
Inoltre, EuroHPC rafforza la cooperazione transfrontaliera. Progetti condivisi tra università, industrie e governi favoriscono il trasferimento di conoscenze, assicurando benefici collettivi per tutto il continente.
Nel 2025 EuroHPC punta a raggiungere pienamente le capacità di calcolo exascale, con progetti già in corso per installare macchine in grado di eseguire un quintilione di calcoli al secondo. Questi progressi posizioneranno l’Europa accanto a Stati Uniti e Cina, riducendo il divario tecnologico e consolidando la sua influenza negli affari digitali globali.
Ugualmente importante è la sostenibilità. EuroHPC investe molto nel calcolo verde, progettando sistemi alimentati da energie rinnovabili e con tecniche di raffreddamento avanzate per ridurre le emissioni di carbonio. Ciò è in linea con il Green Deal europeo e dimostra che crescita tecnologica e responsabilità ambientale possono convivere.
Guardando al futuro, EuroHPC punta a integrare sempre più la ricerca sul calcolo quantistico. Sebbene i computer quantistici siano ancora sperimentali, la loro combinazione con il calcolo ad alte prestazioni potrebbe rivoluzionare settori come la crittografia, la logistica e la scienza dei materiali.
Nonostante i progressi, EuroHPC affronta alcune sfide. La costruzione e la manutenzione di infrastrutture così avanzate richiedono investimenti significativi e un impegno politico a lungo termine. Inoltre, attrarre e formare specialisti nel calcolo ad alte prestazioni rimane una priorità per sfruttarne appieno le potenzialità.
Un’altra sfida è la competizione globale. Sebbene EuroHPC riduca il divario, Stati Uniti e Cina continuano a destinare enormi risorse ai loro programmi di supercalcolo. Per restare competitiva, l’Europa deve non solo mantenere i finanziamenti, ma anche promuovere l’innovazione a tutti i livelli del suo ecosistema.
Nonostante ciò, EuroHPC rappresenta un’opportunità trasformativa. Promuovendo la collaborazione, garantendo la sovranità e sostenendo la crescita sostenibile, la rete europea di supercalcolo è diventata un pilastro dell’autonomia digitale. Con sfide scientifiche sempre più complesse, EuroHPC assicura che l’Europa possa affrontarle con resilienza e indipendenza.